Giornata Internazionale degli studenti. Nata per ricordare la violenta repressione nazista che, il 17 novembre del 1939, causò la morte di nove tra ragazzi e professori, la “Giornata Internazionale degli studenti” vuole, ogni anno, porre l’accento su due diritti fondamentali:
quello allo studio e quello alla libertà di espressione. Due capisaldi che non sono poi così scontati, se si pensa, secondo gli ultimi rilievi fatti, che sono oltre sessanta milioni, i bambini che non sanno ancora leggere o scrivere.
Oppure, se si pensa alle difficoltà organizzative (spesso legate all’impossibilità di avere sufficienti risorse economiche a disposizione) che costringono molte facoltà universitarie a proporre iscrizioni a numero chiuso. Un vero e proprio “veto” per coloro che, pur avendone desiderio e passione, non potranno mai iniziare quell’indirizzo di studio.
La “Giornata Internazionale degli Studenti”, quindi, è più che mai attuale per riportare a galla le necessità di un mondo che è spesso preda di forti correnti oscillatorie: quasi mai ascoltato e, negli ultimi complicatissimi periodi, costretto a “cancellare” dalla propria quotidianità elementi essenziali come le lezioni in presenza e la possibilità di socializzare con i propri parietà.
Anche la squillante e ferma voce degli studenti, appare affievolita. Ma non c’è peggior nemico che la rassegnazione. Come aiutare a dar fiato e forza alla riscossa? Tornano alla mente alcuni passi del discorso che Steve Jobs fece agli studenti di Stanford nel 2005:
«Dovete credere in qualcosa: il vostro ombelico, il destino, la vita, il karma, qualsiasi cosa. Questo tipo di approccio non mi ha mai lasciato a piedi e invece ha sempre fatto la differenza nella mia vita… Dovete trovare quel che amate. L’unico modo per fare un buon lavoro è amare quello che fate. Se ancora non l’avete trovato, continuate a cercare. Non accontentatevi. Con tutto il cuore, sono sicuro che capirete quando lo troverete. E, come in tutte le grandi storie, diventerà sempre migliore mano a mano che gli anni passano. Perciò, continuate a cercare sino a che non lo avrete trovato. Non vi accontentate. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Siate affamati, siate folli».
